Italia:Strane coincidenze di persecuzioni proibizioniste, solidarietà alle compagne e ai compagni del CSOA GABRIO e ai due attivisti di Free Weed.

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Strane coincidenze di persecuzioni proibizioniste, solidarietà alle compagne e ai compagni del CSOA GABRIO e ai due attivisti di Free Weed. appl3 Apprendiamo dal comunicato sul sito di Free Weed una incredibile ed inquietante notizia (http://freeweed.it/accusati-di-detenzione-oltre-limiti-consentiti-lassurdita-dellarresto-dei-nostri-attivisti/ ), la sera del 20 agosto due loro attivisti che avevano fatto un banchetto informativo all’Evento Root Rock Reggae Festival di Roviano, “sono stati fermati da una volante appena fuori dall’area dell’evento. Alla domanda classica se avessero stupefacenti hanno risposto negativamente, ma si è proceduti alla perquisizione personale ugualmente, per controllo, non trovando alcunchè. A quel punto si è proceduto con la richiesta di esami delle urine, senza alcuna motivazione provata. Alla ammissione, dietro la minaccia dell’eventuale esame medico, di aver “ogni tanto fatto uso di cannabis nella settimana in corso” e quindi di un probabile falso positivo, si è proceduto però alla perquisizione casalinga sulla base della regola del legittimo sospetto (che riguarda droghe, terrorismo ed armi)”. Ora, premesso che, anche se non è normale, purtroppo non ci stupiamo più delle perquisizioni casalinghe a chi in strada è trovato con una cannetta in tasca, anche se questa pratica non va certo nella direzione del contrasto al narcotraffico; visto che mai un solo narcotrafficante è stato individuato in questa maniera, mentre ciò è indubbiamente una evidente prova della persecuzione nei confronti degli utilizzatori di sostanze illecite. Ma l’elemento grave ed inquietante è che a queste due persone, non hanno trovato nulla addosso, come se con la scusa del proibizionismo, si portasse sempre oltre il limite del restringimento delle libertà personali e della democrazia stessa. Li hanno probabilmente aspettati fuori dopo averli notati prima mentre distribuivano materiali informativi antiproibizionisti e solo per il possesso di volantini gli hanno poi perquisito casa, trasferendoli a Roma da Roviano, a decine di kilometri. Quindi, essere antiproibizionisti, sarebbe quanto basta per procedere ad una perquisizione per “legittimo sospetto” oppure, in questa ferragostana caccia alle streghe, il solo fare attività antiproibizionista, diventa reato di opinione alla faccia di quanto enunciato nella costituzione che garantirebbe l’esercizio della libera e pacifica espressione delle proprie opinioni? Dal sito della pagina torinese di repubblica.it ( http://bit.ly/29PO6qo), apprendiamo che la sindaca Chiara Appendino, “..ha scritto sul suo programma di governo: attraverso l’«utilizzo – si legge a pagina 54 del documento – di un applicativo informatico dove i cittadini possono documentare, anche in forma anonima l’attività illecita..”. In pratica attenti se vi capitasse di passare per Torino a non farvi fotografare mentre passate una caramella o una conchiglietta ad un amico, costoro hanno in mente di utilizzare “..Una app contro il “..micro-spaccio”, insomma, con la quale ciascuno potrà fotografare il pusher sotto casa e inviare la segnalazione direttamente alle forze dell’ordine. In questo modo il controllo del territorio sarà esteso e, anche sotto la protezione dell’anonimato, come viene specificato nel documento programmatico che la prossima settimana passerà al vaglio del Consiglio comunale, chiunque potrà trasformarsi in una sorta di “poliziotto” a caccia di reati nel quartiere in cui vive..”. Dubitiamo fortemente che ciò possa contrastare il grosso traffico perché dubitiamo che container di sostanze illecite possano essere fotografati mentre passano da mano in mano, anche per oggettivi limiti di capienza, poi chi può dire senza ombra di dubbio, di essere certo di cosa sia ciò che si passa da mano a mano con una semplice foto da lontano? Non dubitiamo invece, che magari questa applicazione potrebbe anche essere utile per vendicarsi del vicino antipatico, del concorrente in affari o in amore, mettendolo alla berlina, semplicemente e senza riscontri, inviando anonimamente le sue foto mentre passa un piccolissimo oggetto ad un’altra persona o lo riceve. Pensiamo a quanti pischelli potrebbero usare questo mezzo in sostituzione del cyberbullismo per incastrare le loro vittime mentre passano 50 centesimi a un compagno di classe per una merendina al distributore automatico della scuola e magari sono pure entrambi minorenni, costringendoli alla distruttiva condizione, pur senza colpe, di doversi giustificare con i propri genitori per tentare di smontare montature dettate da antipatie persecutorie. Ma poi le denunce anonime sono ufficialmente ammesse nel nostro ordinamento da parte di singoli cittadini non incaricati della attività di “informatori sotto copertura” dagli inquirenti? Nuovamente ci chiediamo, tutto ciò sarà compatibile con le libertà e i diritti personali previsti dalla costituzione? Pochi giorni fa, il 18 agosto, il CSOA GABRIO di Torino e stato al centro di una bizarra operazione antidroga, che con ingente impiego di uomini e mezzi, dopo avere occupato militarmente e isolato il quartiere dove sorge il centro sociale, ha portato al ritrovamento e al sequestro al suo interno di piante di cannabis, neanche stessero dando l’ assalto alla sezione italiana in trasferta del “Cartello di Medellin” o alla cupola del narcotraffico della ndrangheta in Aspromonte. https://gabrio.noblogs.org/post/2016/08/18/proibizionismo-dagosto-di-laboratori-della-droga-e-muri-sfondati/ Sono anni che che il C.S.O.A. GABRIO di Torino pratica il diritto all’autoproduzione della cannabis celebrando le feste della semina in primavera e del raccolto in autunno. Nelle feste del raccolto si condivide ciò che si è coltivato ovviamente, in un’ ottica di condivisione lontano dalle logiche del mercato e soprattutto da quelle del mercato nero, al quale vorrebbe costringerci il proibizionismo. Ci tornano in mente altri episodi, la 49/06, meglio tristemente nota come la Fini Giovanardi, fu varata all’ interno del decreto per le olimpiadi di Torino il 21febbraio 2006 e pubblicata in gazzetta ufficiale il 27 dello stesso mese. Il 25 maggio 2006 il centro sociale Livello 57 di Bologna fu vittima di un eclatante blitz antidroga che mesi dopo si rivelò essere una ridicola montatura che si sciolse come neve al sole, ma questo non impedì di sgomberarlo il 25 luglio sempre del 2006. IL LIVELLO 57 fu una storica, vitale e importantissima realtà dell’ antiproibizionismo italiano, una preziosa e inesauribile miniera di saperi, conoscenze e pratiche di riduzione del danno applicate sul campo. La punta di diamante dell’ antiproibizionismo italiano, organizzò ben 10 storiche edizioni della STREET RAVE PARADE, seminari con illustri ospiti internazionali e molto altro ancora difficilmente sintetizzabile in poche righe. Come il Livello 57 che si batteva contro la Fini-Giovanardi, così anche il CSOA GABRIO che da anni rivendica e pratica il diritto all’autoltivazione è di fatto un ostacolo lungo la marcia della nuova legge proibizionista dell’intergruppo finalizzata al MONOPOLIO TOTALE. Altra coincidenza, il sindaco di Torino è del M5S, una delle formazioni che più sta sostenendo il MONOPOLIO TOTALE celato nella PL dell’intergruppo, spacciato per la finta LEGALIZZAZIONE (http://www.millionmarijuanamarch.info/2-non-categorizzato/68-intervista-al-giurista-giovanni-russo-spena.html ). Solidarietà incondizionata alle compagne e ai compagni del CSOA GABRIO e ai due attivisti di Free Weed. Basta con questa parodia della fallimentare e ridicola “guerra alla droga” che, ben lontano dal colpire il narcotraffico mafioso, si concretizza con le persecuzioni di chi utilizza sostanze e degli oppositori del proibizionismo nel tentativo di ridurre al silenzio la dissidenza, con il solo risultato di proteggere il Monopolio della importazione, produzione e distribuzione delle sostanze illecite, ora affidato in esclusiva alle organizzazioni criminali, in attesa di spartire con esse il redditizio mercato con la creazione del nuovo STATOMAFIAPOLIO. Mercato che solo per la cannabis è valutato dallo stesso intergruppo in circa 8 miliardi di euro annui. Se avessero voluto veramente sottrarre alle mafie, la fetta di mercato rappresentata dalla cannabis, avrebbero scelto un’ altra via non speculativa, come abbiamo illustrato in un recente articolo: http://www.millionmarijuanamarch.info/2-non-categorizzato/66-valore-economico-della-cannabis-legale.html. Di seguito il comunicato di solidarietà al CSOA GABRIO pubblicato su Facebook appena si è diffusa la notizia di questa ennesima provocazione alla pagina Facebook MMM: https://www.facebook.com/MMMItalia/posts/1136579619714688 425319486 63710 18 agosto 2016 Solidarietà alle compagne e ai compagni del CSOA GABRIO. Sono anni che che il C.S.O.A. GABRIO di Torino pratica il diritto all’autoproduzione della cannabis celebrando le feste della semina in primavera e del raccolto in autunno. Nelle feste del raccolto si condivide ciò che si è coltivato ovviamente, in un’ ottica di condivisione lontano dalle logiche del mercato e soprattutto da quelle del mercato nero, al quale vorrebbe costringerci il proibizionismo. Nel comunicato del CSOA GABRIO si legge “..Siamo consapevoli che praticare coerentemente l’antiproibizionismo significa disobbedire a leggi ingiuste così come sappiamo che tale pratica può portare ad affrontare forme di repressione come quella adottata questa mattina dal reparto mobile della questura di Torino con l’avallo della procura. Siamo d’altronde sicuri che l’autoproduzione sia l’unico sistema per scardinare il sistema delle narcomafie da un lato e del controllo sociale oscurantista dall’altro. L’autoproduzione è condivisione, non spaccio..”, al link: https://gabrio.noblogs.org/post/2016/08/18/proibizionismo-dagosto-di-laboratori-della-droga-e-muri-sfondati/ . Guarda caso proprio ora, approfittando del fatto che in agosto il centro sociale è sguarnito, mentre stanno preparando il MONOPOLIO TOTALE senza possibilità di autocoltivazione con la famosa PL dell’intergruppo, scatenano una imponente operazione di polizia per scoprire la famosa acqua calda. Il centro sociale di Torino ha sempre praticato e rivendicato l’ AUTOCOLTIVAZIONE COME UNICA SOLUZIONE. NON A CASO anche il CSOA GABRIO è tra le moltissime realtà che il 3 marzo 2016, presero posizione contro la famosa PL dell’intergruppo per il MONOPOLIO TOTALE spacciata per (finta) LEGALIZZAZIONE. Vedi le firme sotto al documento del 3 marzo 2016 al link: http://www.millionmarijuanamarch.info/2-non-categorizzato/50-cannabis-legale-ma-a-quale-prezzo.html . Alle compagne e ai compagni del CSOA GABRIO va tutta la nostra solidarietà e questo ennesimo attacco dimostra che c’è chi teme le nostre comuni battaglie contro il proibizionismo che, ora affida in esclusiva il MONOPOLIO della produzione, importazione e distribuzione alle mafie, in attesa della spartizione del mercato con il nuovo STATOMAFIAPOLIO che tentano di costruire , ancora una volta negandoci il diritto a coltivare le nostre piante, per costringerci ad acquistare da loro. Ci e vi terremo informati/e sugli sviluppi che seguiremo. Million Marijuana March ( Italia). rise up

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Italia: Proibizionismo d’agosto: di “laboratori della droga” e muri sfondati

Noticias Cañamo

Di prima mattina il quartiere San Paolo si è risvegliato con un’intero isolato militarizzato, cinque camionette di carabinieri e polizia, gazzelle e auto della digos hanno chiuso l’accesso di via Millio per procedere a una solerte operazione volta alla perquisizione del Centro Sociale Gabrio. Decine di uomini in uniforme sono penetrati nel centro sfondando tutte le porte, rovistando in ogni stanza e addirittura sfondando un muro per accedere ai locali informatici.

 

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L’obiettivo è stato mettere sotto accusa una delle pratiche militanti del centro sociale, l’antiproibizionismo. Sono state infatti sequestrate le piante di marijuana presenti nel centro e gli strumenti per la loro coltivazione. Attività che da anni portiamo avanti apertamente. Siamo consapevoli che praticare coerentemente l’antiproibizionismo significa disobbedire a leggi ingiuste così come sappiamo che tale pratica può portare ad affrontare forme di repressione come quella adottata questa mattina dal reparto mobile della questura di Torino con l’avallo della procura. Siamo d’altronde sicuri che l’autoproduzione sia l’unico sistema per scardinare il sistema delle narcomafie da un lato e del controllo sociale oscurantista dall’altro. L’autoproduzione è condivisione, non spaccio.

E’ stata certamente anche una buona occasione per la questura per mettere il naso nei locali dove si svolgono le numerose attività politiche e sociali del centro.

Nella giornata in cui i principali mezzi di stampa rilanciano le dichiarazioni del magistrato Cantone sull’importanza e la necessità di legalizzare la cannabis per evitare il gioco delle425307103_63701 narcomafie è a dir poco paradossale che la procura e la questura di Torino si lancino in una operazione che va a colpire una delle poche esperienze reali in tale direzione. Noi lo sappiamo da anni, non abbiamo bisogno di un magistrato per capirlo.
Il risultato è che nel momento in cui scriviamo un compagno è in questura e un’altro è denunciato a piede libero, compagni ai quali va tutta la vicinanza, amicizia, complicità.
Tutte le attività del centro sociale programmate in questi giorni continueranno regolarmente.

Maine: Bangor sus lideres ya piensan en la Marijuana legal

Por Derrick Stanley
Noticias de cáñamo

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Funcionarios en Bangor, Maine se están preparando para la posible legalización de la marihuana recreativa considerando las formas en que podrían restringir la venta de marihuana y su uso en la ciudad.
Los votantes decidirán en noviembre si legalizar el uso recreativo de la marihuana y el crecimiento de las personas de 21 o más en Maine.
Pueblos y ciudades se les permite pasar a ciertas restricciones, que no pueden prohibir el uso recreativo o el cultivo de marihuana, de acuerdo con el lenguaje de la iniciativa.
La ciudad podría tomar medidas tales como la prohibición de las empresas de marihuana al por menor, o restringirlos a ciertas zonas industriales. Otra posibilidad es la aprobación de una “ordenanza olor” regulación “de los olores objetables” como la marihuana, de acuerdo a Asistente procurador de la ciudad Paul Nicklas.
Bangor abogados de la ciudad han elaborado una serie de ordenanzas que el consejo podría elegir adoptar en el caso de la marihuana es legal.
Bangor funcionarios de salud pública se oponen a la legalización de la marihuana.
“En esta tormenta perfecta de la reducción de la percepción de daño, el potencial de un mayor acceso y una creciente crisis de la droga, nuestros hijos pueden llegar a perder la mayoría,” Patty Hamilton, director de salud pública de Bangor, escribió en una opinión editorial a principios de este mes. “Nuestro tiempo de la táctica de prevención final es ahora. Se nos presentaron una oportunidad de oro para proteger a nuestros hijos, y hay que tomarlo”.

Massachusetts: se prepara para la legalizacion de la Marijuana

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Por Derrick Stanley
Noticias de cáñamo
La senadora  Elizabeth Warren, dijo el jueves que sería “abierta” a la idea de la legalización de la marihuana recreativa, pero no le daría un respaldo de la pregunta de la papeleta del Estado que busca legalizar. Ella había hecho comentarios del año pasado que expresaban su apertura a la idea de la legalización.
“Massachusetts está en una posición muy difícil, porque hemos despenalizado la marihuana, pero eso significa que es bastante ampliamente disponible”, dijo el jueves Warren. “Pero no hay regulación de bienes de la misma… y creo que lo que realmente necesitamos es tener una cierta regulación de la misma, y ​​eso significa que estaría abierto a la posibilidad de la legalización de la marihuana en Massachusetts.”
Massachusetts despenalizó pequeñas cantidades de marihuana en 2008 a través de una iniciativa de votación, y aprobado la marihuana medicinal de la misma manera en 2012. Cuando se le preguntó si ella es compatible con la pregunta ,reiteró su llamado a una mayor regulación.
“Lo que acabo de decir es que estaría abierto a ella, porque creo que el problema que tenemos en estos momentos en Massachusetts es que hemos despenalizado lo que hace que la marihuana disponibles pero no hay ninguna regulación sobre ella para la seguridad”, dijo

U.S.:estudio de investigacion señala que el alcohol es mucho mas danino que la Marijuana

Por Derrick Stanleypot safer
Noticias de cáñamo
La marihuana ha sido etiquetada como la mayor puerta de entrada de drogas en Estados Unidos durante años, una noción que fue promovida por el programa “Just Say No”. Un estudio a largo de 40 años, sin embargo, se ha encontrado que el alcohol es mucho más probable que conduzca a drogas más fuertes que la marihuana.
Instituto de la Universidad Rice de Baker de Política Pública y Brian C. Bennett, el creador de “Verdad: la guerra contra las drogas”, colaboraron para encontrar que el alcohol causado “mucho más daño personal y social que cualquier otra droga. Las drogas ilegales comprenden menos del 20 por ciento de los trastornos por uso de sustancias en los EE.UU. ”
El abuso de opioides recetados y el alcohol constituyen la inmensa mayoría de los problemas de drogas, no drogas ilegales.
El sitio web del Programa de Política de Medicamentos del Instituto de Baker cita a su director, William Martin: “La reputación de la marihuana como una droga” puerta “no se admite, incluso para un mayor uso de la marihuana. Más de la mitad de los encuestados menores de 60 años han utilizado durante su vida, pero menos del 10 por ciento lo usa regularmente. ”
Muchos más estadounidenses usan alcohol regularmente o por lo menos lo han intentado.
“En 2014, el 87,6 por ciento de las personas de 18 o más años de edad señalaron que consumen alcohol en algún momento de su vida, el 71,0 por ciento informó que bebían en el último año; 56.9 por ciento reportó que bebían en el último mes”.

Tennessee: important meeting for decriminalization of Cannabis in Nashville

 

 

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Un proyecto de ley que reduciría la pena en Nashville por poseer o intercambio de pequeñas cantidades de marihuana se enfrenta a una crucial votación la próxima semana en el Consejo de metro.
El proyecto de ley fue avanzado a principios de este mes con una votación 32-4, pero no se  puede ver el mismo apoyo dentro del cuerpo de 40 miembros.
El proyecto de ley probablemente tendrá el apoyo del Alcalde Megan Barry, que expresó su apoyo a la despenalización durante la campaña de la alcaldía del año pasado y ha expresado su apoyo continuo con la  idea.
Los registros del Departamento de Policía de Nashville indican una tasa de arresto por faltas de marihuana en alrededor de 20 por día, sin un cargo de delito grave.
El departamento de policía se opone al proyecto de ley tal como se propone, y dice que es debido a la redacción de la ordenanza propuesta – que dice un delincuente “, se le expedirá una citación” en lugar de “pueden ser emitidos”, que aparecería  tomar discreción lejos de la oficial.
“Esto es algo que se dirige a las minorías , pequeñas cantidades de drogas, y me duele mucho su capacidad de romper un ciclo de pobreza”, dijo el concejal Fabian Bedne.
Leyes de tenencia simple de Nashville haría aún difieren de las del estado de Tennessee, pero el Estado ha mostrado una cierta ayuda para el tratamiento de delitos de marihuana menores con menos dureza.

California:un tribunal superior dictamino que los pacientes de Marijuana Medica no pueden ser demandados

Por Derrick Stanley weed photo_0

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La marihuana sigue estrictamente prohibida por la ley federal, a pesar de que la marihuana medicinal es legal en 25 estados y en el Distrito de Columbia. Sin embargo, un tribunal federal en San Francisco dictaminó esta semana que el Departamento de Justicia no puede gastar dinero para enjuiciar a las personas que usan marihuana medicinal y obedecen a las leyes de su estado. La decisión fue emitida el martes por el Noveno Circuito de Apelaciones. Las autoridades federales están expresamente prohibidas a gastar dinero de los contribuyentes en el procesamiento de casos de marihuana medicinal contra las personas que hayan cumplido con las leyes estatales. “Si el Departamento de Justicia [el Departamento de Justicia] desea continuar estas acciones judiciales, los demandantes tienen derecho a audiencias probatorias para determinar si su conducta fue completamente autorizado por la ley estatal”, escribió el juez Diarmuid O’Scannlain, el envío de los casos de nuevo a los tribunales federales inferiores para una revisión adicional. Charles Sanford Smith, un abogado de Nueva York que se especializa en casos de marihuana médica, dijo que el fallo podría llevar a los tribunales federales a un alto mientras que el Departamento de Justicia se da cuenta de si se trata de incluso permitió que se gastara dinero tratando de demostrar que los acusados de Marijuana hayan entrado en conflicto con las leyes estatales.

California: Marijuana sintetica sospechada en intoxicacion masiva

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En el área de Skid Row de Los Ángeles 14 personas fueron trasladadas a hospitales lunes después de una sobredosis de masa sospechosa. Los funcionarios de salud dijeron que creen que la marihuana la droga sintética conocida como especia causó la sobredosis.
Los síntomas de sobredosis incluyen convulsiones, comportamiento violento, y los niveles alterados de conciencia.
“No tenemos la confirmación toxicológico, pero es de suponer especias, que es un tipo sintético del cannabis o marihuana,” Dr. Marc Eckstein, director médico LAFD y comandante  de la oficina , dijo a los reporteros en la escena. “Debido a que es sintética, nadie sabe a ciencia cierta cuáles son los ingredientes activos están ahí. La fuerza es variable.”
El LAFD el viernes respondió a otro incidente, en el que se evaluaron 50 personas para los síntomas de sobredosis y 38 personas fueron transportadas a un hospital local para sospechas de sobredosificación relacionados con especias, según un portavoz de LAFD. Se confirmó a ABC News que la droga se ha convertido en un problema cada vez mayor para los funcionarios.
“El consumo de drogas aquí es muy extendida entre la población sin hogar aquí en el área de Skid Row,” Eckstein a ABC Noticias estación KABC-TV. “Las personas usarían o de especias de humo a su propio riesgo. Están tomando su vida en sus propias manos.”

California:la policia encontro a un Ex-NFL desnudo en el parque de una casa con pocesion de Marijuana

Por Derrick Stanley
Noticias de cáñamoMarinovich
Todd Marinovich, una antigua estrella de fútbol USC y jugador de la NFL para los Raiders de Los Ángeles, fue detenido en Irvine, CA semana pasada después de haber sido encontrado en un patio trasero desnudo y en posesión de marihuana.
Las autoridades dijeron que el incidente ocurrió la noche del viernes. Es la última de varias detenciones relacionadas con las drogas para Marinovich, que se remonta a sus días como un quarterback en la universidad.
Oficiales recibieron un informe en torno a 9:20 de una “persona desnuda” en cuclillas en un grupo de arbustos cerca de Venta Spur Trail, de acuerdo con un comunicado emitido el lunes por el Departamento de Policía de Irvine.
Las autoridades registraron la zona y encontraron Marinovich oculto, y desnudo, en un patio trasero de una casa en una calle residencial cercano, dijo un comunicado de prensa.
Comandante de la policía Mike Hallihan dice que una bolsa marrón que pertenece a Marinovich se encontró que contenía marihuana.
Marinovich fue citada y la amarilla por supuesta entrada ilegal, la posesión de una sustancia controlada y posesión de parafernalia de drogas, dijo la policía. Posteriormente, fue puesto en libertad.
Marinovich fue arrestado en 1991 mientras que un estudiante atleta de la USC en un cargo relacionado con drogas. Se retiraron los cargos a cambio de asesoramiento.

 

Argentina:Histórico: 250 magistrados argentinos piden no criminalizar a usuarios de drogas

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Unos 250 jueces, fiscales y defensores de todo el país firmaron un documento para pedir “una política de drogas más eficaz y humanitaria”. La declaración, bajo el hashtag #a30añosdeBazterrica comenzó a circular cuando se están por cumplir los 30 años del histórico fallo conocido como “fallo Bazterrica”. Los magistrados lazaron la campaña, entre otras cosas, para pedir una ley que no criminalice a los usuarios de drogas, terminar con los tratamientos compulsivos y hasta investigar el uso terapéutico de algunas de las sustancias prohibidas.

El 29 de agosto de 1986, la Corte Suprema de Justicia de la Nación declaró que perseguir a los usuarios de drogas por tenencia para consumo personal era inconstitucional. Lo hizo a partir del caso del guitarrista Gustavo Bazterrica, miembro de Abuelos de la Nada. En 1981 la policía le había allanado la casa, donde encontraron 3,6 grs. de marihuana y 0,06 grs. de cocaína. Los tribunales ordinarios lo condenaron a un año de prisión en suspenso y a pagar una multa. La Corte anuló todo: sostuvo que la persecución del delito de tenencia para consumo personal violaba el artículo 19 de la Constitución, porque invade los ámbitos de libertad personal, exentos de la autoridad de los órganos estatales.

A pesar del fallo, en los últimos 30 años el país siguió criminalizando a los usuarios de drogas. La reforma legislativa de 1989 ratificó que la tenencia para consumo personal es un delito. En 2009, con el fallo Arriola, la Corte volvió a declarar que perseguir a los usuarios era inconstitucional. En el congreso se presentaron unos veinte proyectos para adecuar la ley a esa perspectiva. Ninguno prosperó.

A 30 años de ese histórico fallo, la Asociación Pensamiento Penal (APP) redactó el documento con el título “Declaración de Magistrados Argentinos por una Política de Drogas respetuosa de los Derechos Humanos”, al que ya adhirieron 250 jueces, fiscales y defensores de todo el país, donde piden abordajes que lleven a “una política de drogas más eficaz y humanitaria”.